La parola karma, in sanscrito, significa letteralmente “azione”. La legge del karma afferma che ogni nostro pensiero, parola o interazione fisica genera una forza, una spinta, un’inerzia. Questa energia non si esaurisce con l’azione stessa, ma continua a esistere, come un’inerzia che interagisce con il mondo che ci circonda, producendo dei risultati. Ogni azione, quindi, non si conclude nel momento in cui viene compiuta, ma crea una forza che, entrando in contatto con altre condizioni, prima o poi manifesta un effetto. Per comprendere meglio questo concetto, possiamo usare una metafora semplice: immagina di prendere un bastone o una pietra e lanciarla. L’azione vera e propria, il karma, consiste nel raccogliere la pietra e lanciarla. Una volta che apri la mano, l’azione in sé è conclusa, ma la pietra continua a volare grazie alla forza impressa. Quando questa forza entra in contatto con qualcosa – un muro, un oggetto, una persona, o qualsiasi altra cosa – si genera un risultato.Ora immaginiamo di lanciare la stessa pietra nello spazio, dove non esiste l’atmosfera e quindi non ci sono ostacoli. In quel caso, la pietra continuerà a muoversi all’infinito, fino a quando non entrerà in contatto con qualcos’altro.
E solo allora si manifesterà un risultato. Così funziona anche il karma: la forza karmica continua ad agire finché non trova le condizioni giuste per esprimersi. E solo allora si manifesterà un risultato. Così funziona anche il karma: la forza karmica continua ad agire finché non trova le condizioni giuste per esprimersi.
Un’altra metafora molto utilizzata per spiegare il karma è quella dei semi. Ogni azione che compiamo è come un seme che piantiamo nel nostro continuum mentale. Quando, nella nostra vita, si presentano determinate condizioni – come nuove azioni o situazioni – è come se dessimo acqua e luce a quel seme, che allora può germogliare e dare i suoi frutti. In questo senso, ogni azione che facciamo oggi è sia un nuovo seme piantato, sia un nutrimento per semi piantati in passato. Il momento presente, quindi, è duplice: da un lato è il risultato delle cause generate nel passato; dall’altro, è il punto in cui stiamo creando le cause di ciò che vivremo in futuro.
Questa è, in sostanza, la legge del karma.
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