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Evoluzione di Piet Mondrian: il percorso dell’anima

Evoluzione di Piet Mondrian: il percorso dell’anima

In un’epoca in cui l’arte diviene un veicolo per l’esplorazione dell’anima umana e della filosofia metafisica, Piet Mondrian emerge come un pioniere e un visionario senza pari. Dalla biografia dell’artista olandese, nato nel 1872, affiora sin dalla sua gioventù, una curiosità incessante nei confronti della spiritualità e dell’interconnessione tra l’uomo e l’universo. Una curiosità che porta Mondrian ad avvicinarsi, nel 1908, alla Società Teosofica, e a diventare successivamente membro della Sezione Olandese. Nella teosofia, l’artista trova una fonte inesauribile di ispirazione per dare vita alle sue riflessioni sulla crescita e l’evoluzione dell’anima umana che si esprime in tutte le sue opere. I suoi quadri non sono semplici rappresentazioni artistiche, ma viaggi attraverso il misticismo e il legame tra il tangibile e l’invisibile.

Nell prossime righe esploreremo una dei suoi capolavori artistici.

“Evoluzione” di Piet Mondrian: un viaggio verso l’Armonia Spirituale

Mentre Mondrian stava ancora sperimentando l’arte simbolista, ossia prima di abbracciare un linguaggio espressivo puramente astratto e universale, dipinse “Evolutie”(Evoluzione).


Piet Mondrian, Evolutie, 1911, Gemeentemuseum den Haag, Hague, Netherlands

L’opera divisa in tre pannelli, richiama la struttura “trittica” dell’arte cristiana e la teoria teosofica dei tre stadi dell’evoluzione spirituale. Ogni pannello mostra leggere variazioni nei corpi, rivelando il passaggio attraverso diverse fasi dell’essere. Dall’istinto alla razionalità, i corpi si trasformano, i simboli si intersecano e le emozioni si armonizzano.
Le tonalità di blu e verde, dominanti nei tre pannelli, si fondono quasi in un’unica armonia cromatica, riflettendo la connessione tra l’uomo e la natura. Il verde rappresenta il mondo naturale, il rosso simboleggia istinti e passioni, mentre il blu si innalza come il colore dell’aspirazione spirituale. Il giallo, simbolo di razionalità e mente, completa questa tavolozza cromatica.

Simbologia e Interpretazioni

Ci sono punti di vista diversi sul significato del dipinto. Alcuni critici hanno interpretato il dipinto come segue:

L’opera va letta partendo dalla tavola di sinistra e proseguendo con quella di destra per finire con quella centrale.

Il pannello a sinistra rappresenta la condizione umana nella fase della vita che è ancora vissuta inconsapevolmente, seguendo le pulsioni emotive del momento piuttosto che una chiara visione interiore. Le punte dei seni e dell’ombelico raffigurate con triangoli rivolti verso il basso, così come i due triangoli neri racchiusi nei fiori rossi stilizzati al lato del capo della donna, indicano un orientamento terreno dell’individuo che qui è visto come pura natura, dominato dalle passioni (il rosso) e circondata dallo spirito (il blu).

Il pannello a destra rappresenta il risveglio dello spirito. Le stelle a sei punte, ai lati del capo della donna, con la loro simmetria e polarità, ci ricordano l’equilibrio necessario per l’evoluzione interiore. Le punte dei seni e dell’ombelico che hanno fuso i triangoli dei pannelli precedenti, trasformandosi in rombi, indicano un’individuo con un grado più alto di comprensione rispetto allo spirito terrestre, in grado di unire e integrare gli opposti.

Infine, il pannello centrale rappresenta il raggiungimento della vita pienamente cosciente. La figura circondata da luce bianca e con occhi aperti, indicano la conquistata visione di una verità superiore. Qui si completa l’evoluzione dell’individuo, che ha armonizzato spiritualità, ragione e natura.

Pur convenendo che si debba partire dal pannello di sinistra, una diversa lettura dell’opera la fornisce Michael Sciam, artista poliedrico e teorico dell’arte, che scrive:

[…] vedo la seconda fase del processo, cioè la fase del risveglio, rappresentata dal pannello centrale piuttosto che da quello di destra, che rappresenterebbe invece la conclusione del processo di evoluzione.

Se osserviamo i due fiori stilizzati ai lati del volto in tutti e tre i pannelli, notiamo che nel primo pannello sono rossi e di forma irregolare con apice rivolto verso l’alto in contrasto con il triangolo nero rivolto verso il basso.

Nel pannello centrale i due fiori rossi diventano aureole bianche di forma circolare sovrastate da due triangoli bianchi giustapposti. Questi due triangoli possono essere visti come originati da quelli del pannello precedente, dove il triangolo nero (puntato verso il basso) predomina rispetto al campo rosso che evoca un triangolo embrionale rivolto verso l’alto. Sebbene sia rivolto verso l’alto, quest’ultimo rimane imprigionato dal rosso. Nel secondo pannello i due triangoli emergono dal “fiore” e assumono lo stesso colore, acquistando così lo stesso valore agli occhi della figura. Un triangolo rivolto verso il basso allude alla materia mentre un triangolo rivolto verso l’alto indica lo spirito. C’è un’equivalenza di materia e spirito, corpo e mente, il momento dell’illuminazione.

Nel terzo pannello, infine, i due triangoli si colorano di giallo e si compenetrano a formare una stella a sei punte, indicando così sintesi e unità tra alto e basso, terra e cielo, materia e spirito.

La progressiva compenetrazione dei triangoli mostra che il pannello centrale non è l’ultima tappa ma piuttosto una fase di transizione in un processo che va da una condizione di dualità (il primo pannello) verso la sintesi e l’unità degli opposti (il terzo pannello).
All’interno della stella a sei punte si può vedere un piccolo triangolo bianco rivolto verso l’alto, così come si possono vedere due deboli triangoli bianchi rivolti verso l’alto nelle aureole rotonde del pannello centrale. Con ciò si intende probabilmente esprimere una predominanza dello spirituale rispetto al naturale, ritenuto necessario alla vita umana.

Durante la fase dell’illuminazione (il pannello centrale), lo spazio giallo intorno alla testa sembra convergere verso il ventre della figura come a voler stabilire una comunicazione tra la visione spirituale e la parte più umorale e viscerale. Questo pannello rappresenta il raggiungimento dell’unità di mente e corpo.

Che il terzo pannello esprima una sintesi dei primi due lo si deduce anche da altri particolari. I due capezzoli e l’ombelico sono rappresentati da forme triangolari che puntano verso il basso nel primo riquadro e verso l’alto nel secondo prima di combinarsi nel terzo a formare un rombo, cioè una forma geometrica formata da due triangoli (uno rivolto verso l’alto e l’altro verso il basso ) uniti insieme.

Mentre gli occhi sono di nuovo chiusi nel pannello di destra, il viso non è inclinato all’indietro così fortemente come nel primo. L’espressione del volto nel pannello di sinistra mostra una mancanza di coscienza, mentre il volto di destra sembra suggerire una consapevolezza segreta acquisita nel momento dell’illuminazione e poi interiorizzata. Il fatto che si tratti di un processo di interiorizzazione è indicato anche dal campo giallo nel pannello centrale e dalla sua concentrazione nelle due stelle del terzo pannello, che rendono visibile la consapevolezza raggiunta.

Anche il colore del corpo cambia. Il blu nel pannello di sinistra è più caldo rispetto al pannello centrale e ancora di più rispetto a quello di destra, dove il blu appare il più freddo di tutti. Se questo è sicuramente legato alla necessità di bilanciare il rosso con una tonalità più calda di blu, credo che nasca anche dalla volontà di esprimere un movimento graduale dello spazio interno verso l’esterno (il giallo e il blu ceruleo del pannello centrale sono infatti lo spazio esterno rispetto alla figura) e, viceversa, dall’esterno verso l’interno con il giallo del pannello centrale concentrato nelle due stelle del pannello di destra, che – come notato sopra – rappresentano la vita interiore.

Esteriorizzazione dell’interno e interiorizzazione dell’esterno: questo è essenzialmente il processo che ogni essere umano compie durante la vita. Esteriorizzare l’interiorità significa prendere coscienza di sé e prendere coscienza della propria natura inconscia o reale. Interiorizzare l’esterno significa imparare dalla propria esperienza del mondo. Sono quindi propenso a leggere il processo evolutivo come la rappresentazione del passaggio da una condizione priva di coscienza (pannello di sinistra) a consapevolezza (pannello centrale), una visione mentale (gli occhi spalancati) che viene poi introiettata e assimilata nel pannello di destra dove la visione pensata diventa una visione sentita, una visione dello spirito che vede tutto senza più bisogno di guardare.

Inoltre, suppongo che lo scopo della posizione rialzata del pannello centrale sia quello di indicare un momento di particolare intensità spirituale che Mondrian – ma non solo Mondrian – identifica con la verticale. L’atto di alzare non serve tanto al pannello centrale quanto a quello di destra, dove la figura è concentrata in se stessa. Opponendosi alla sequenza orizzontale, la spinta verticale rafforza il suo ultimo stadio, cioè il momento della concentrazione in se stessi.

Considerazioni Finali

Le forme geometriche semplificate delle tre figure femminili, in qualunque ordine le si legga, ci conducono attraverso un percorso di evoluzione, simboleggiando la trasformazione dell’essere umano. Dall’istinto alla meditazione interiore, fino all’armonia tra spiritualità, ragione e natura, Piet Mondrian con la sua “Evoluzione”, ci invita a riflettere sulla nostra stessa evoluzione, sulla ricerca dell’equilibrio interiore e sulla connessione con l’universo. “Evoluzione” non è solo un dipinto, ma una finestra verso la profondità della teosofia e della metafisica, in cui possiamo scoprire le verità nascoste che legano l’uomo al cosmo.


FONTI BIBLIOGRAFICHE E SITOGRAFICHE

• The Spiritual Image in Modern Art, Kathleen J. Regier, Ed. Quest Books
• Il primo Mondrian. Gli anni di Amsterdam, Ed. De Luca Editori d’Arte, 1995
• Jolanda Nigro Covre, Mondrian e De Stijl, Giunti Editore, 2008
• B. Tempel, Piet Mondrian. L’armonia perfetta, Skira Collana: Arte moderna. Cataloghi, 2011
• Sylvie Delpech, Caroline Leclerc, Piet Mondrian, Ed.Lapis,2012
• F. Ferrari , Piet Mondrian, Il Neoplasticismo, Ed.Abscondita, 2014
• Piet Mondrian, Tutti gli scritti, Mimesis, Collana: Mimesis, 2019
• Mondrian e i simbolisti olandesi, The Art Journal, vol.XXIII, n. 2, inverno 1963-64, pp. 103-11
• Kathleen J. Regier, The Spiritual Image in Modern Art, Ed. Quest Books
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