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Gradi evolutivi dell’umanità e malattie

Gradi evolutivi dell’umanità e malattie

La tradizione esoterica, come dice Angela Maria La Sala Batà nel suo libro Medicina Psicospirituale, divide i gradi evolutivi dell’umanità in:

UOMO PRIMITIVIO: schiavo dei suoi istinti, con scarsa emotività.

UOMO COMUNE: subisce ancora le influenze dell’ambiente, della società in cui vive. Non si pone il problema del significato della vita. Attaccato ai beni terreni, solo alla sua famiglia, al suo lavoro, alla vita terrena.

UOMO DI IDEALI: comincia ad uscire dal suo egoismo e ad aspirare verso qualcosa di elevato e nobile, tende ad una meta precisa, ha un movente puro e sincero anche se talvolta l’ideale che persegue può essere limitato o addirittura errato.

ASPIRANTE SPIRITUALE: in questo stadio vi è un profondo e reale mutamento nello stato di coscienza rispetto all’uomo di ideali. E’ un momento di profonda crisi interiore che colpisce l’aspirante spirituale finché egli non comprende che la realtà non deve essere ricercata all’esterno, in un ideale oggettivo, ma deve essere ricercata nel mondo interiore, nella coscienza.

La nota fondamentale di questo livello evolutivo è l’aspirazione. Tale periodo è chiamato nelle dottrine esoteriche Sentiero della prova proprio per il fatto che l’uomo vi incontra prove ed esperienze molto ardue che hanno lo scopo di purificarlo e di risvegliare la sua coscienza.

DISCEPOLO: in questo stadio l’uomo incontra il suo Istruttore o Maestro e cioè il suo Sé spirituale.

INIZIATO: entra a far parte della schiera di coloro che aiutano l’umanità.

ADEPTO o MAESTRO: è colui che si è completamente liberato dalla necessità della rinascita, ha finito il ciclo umano. Se rimane ancora fra gli uomini è solo per aiutarli come “Istruttore dietro il velo”.

Gli stadi che possono interessarci più da vicino per quello che riguarda i problemi di sviluppo che chiamiamo malattie sono quelli intermedi, dall’uomo comune al discepolo, che potrebbero chiamarsi “Stadi di transizione”

Man mano che l’individuo progredisce, aumentano, invece che diminuire, le cause di malattia perché i suoi problemi divengono sempre più complessi e particolari. Divenendo comunque sempre più cosciente comprende maggiormente l’utilità e lo scopo purificatorio ed evolutivo delle malattie e impara a trasformare il male in bene, a trarre il massimo insegnamento dal dolore e a rendere costruttive e benefiche le crisi di sviluppo che si manifestano con disturbi fisici.

Accetta, in altre parole, la situazione umana, che è quella di essere un livello di transizione fra il regno animale ed il regno spirituale.

Karma: Legge di compensazione

Ogni individuo ha il corpo e la costituzione fisica che si è creato dovute a ereditarietà, predisposizioni, debolezze costituzionali, da ricercarsi non solo nel presente ma anche nel passato, Il karma è la Legge per eccellenza, una Legge universale di giustizia poiché la sua azione è quella che mantiene l’equilibrio di tutta la manifestazione.

Ma non deve essere considerata come una punizione o una ricompensa ma come l’espressione automatica di una legge cosmica che regola il gioco delle energie a tutti i livelli e che ha la funzione di riequilibrare l’armonia universale e individuale quando questa viene disturbata.

Il karma, chiamato anche legge di compensazione, ha una funzione educativa e formativa. Sono dovute al karma tutte le malattie che esulano dalla nostra responsabilità attuale e sembrano essere prodotte da una forza esterna a noi. Molte persone hanno avuto, a seguito di una grave malattia che li ha portati alla soglia della morte, un risveglio dell’anima (o illuminazione).

Ogni grado evolutivo ha la sua problematica, per questo sarebbe della massima utilità poter riconoscere il proprio livello interiore, facendo così una precisa diagnosi della propria situazione psichica. In genere non è però facile capire il proprio grado evolutivo. Nasciamo già con un certo grado evolutivo, che portiamo dalle vite precedenti.

Il karma individuale va interpretato non come qualche cosa da subire passivamente e da cui non ci sia via d’uscita, ma come un incontro di energie, messe in moto da noi stessi, e che produce determinati effetti e che possiamo tentare di utilizzare per il nostro sviluppo e così scioglierlo per sempre.

Vi è un karma, sia individuale che collettivo.

Non è facile comprendere il karma collettivo a cui soggiace tutta l’umanità. Per capirlo occorre rifarsi al concetto che esiste un’unica sostanza, un’effettiva unità, un’unica entità, una sola grande Anima che ha soprattutto la funzione di dirigere e collegare gli uomini fino a che non si risveglia la coscienza individuale. E’ una specie di coscienza di massa dove si accumulano tutte le esperienze dell’umanità, dove tutto viene registrato. E’ l’inconscio collettivo di cui parla Jung.

Le malattie sociali o collettive dipendono da questa coscienza unica dell’umanità, da questo vortice di energie qualificato dalle azioni degli uomini ancora non risvegliati.

Possiamo quindi distinguere le malattie in quattro grandi categorie:

a) malattie dovute a cause psicologiche (attuali)
b) malattie karmiche individuali
c) malattie karmiche collettive
d) malattie evolutive (risveglio dei centri e trasferimento delle energie)

Malattie evolutive

Quando gli esseri umani cominciano ad uscire dalla coscienza di massa e a indirizzare le proprie energie verso qualche cosa di più alto di quello che non sia la vita comune della personalità, avvengono allora dei cambiamenti, delle maturazioni, delle quali si può anche non essere consapevoli, ma che producono degli effetti precisi sui centri di forza (chakras) del corpo eterico.

Ha inizio un periodo molto travagliato per l’individuo, ma anche molto fruttifero. La lotta fra le forze evolutive e le cristallizzazioni e le false identificazioni si fa sempre più intensa, ma porta con sé graduali e successive maturazioni e illuminazioni che costituiscono il luminoso compenso della sofferenza evolutiva.

In questo periodo le malattie sono dovute a cause purificatorie ed evolutive derivanti dal graduale risveglio dei centri superiori e al trasferimento delle energie dai centri inferiori a quelli situati al di sopra del diaframma, che portano con sé difficoltà problemi e conflitti.

La sofferenza infatti è inevitabile poiché sorge dall’attrito fra la spinta evolutiva innata nella nostra scintilla divina, che cerca di venire alla coscienza, e la materia inerte e statica che inconsciamente si oppone a questa spinta.

L’individuo soffre e si dibatte fra due opposte tendenze e spesso per questa ragione vi sono gravi crisi, che si manifestano con angoscia, depressione, senso di inutilità e disturbi fisici e malattie di vario genere che indicano una purificazione in atto delle energie eteriche.

Tali malattie fisiche a volte possono prolungarsi per molto tempo ed aggravarsi quasi fino alla morte se l’individuo non fa la maturazione che la malattia gli indica e non prende coscienza di ciò che sta avvenendo dentro di lui a livello sottile.


Tratto da Medicina Psicospirituale di Angela Maria La Sala Batà