♐︎ Sagittario, 23 Novembre – 21 Dicembre
IL MITO: l’uccisione degli uccelli di Stinfalo
All’interno del luogo di pace, il Maestro così parlò ad Ercole:
“O figlio di Dio, che sei anche figlio dell’uomo, è giunto il tempo di prendere un’altra via. Sei davanti alla nona Porta. Oltrepassala e va a cercare la palude di Stinfalo, ove vi sono gli uccelli devastatori. Trova il modo di scacciarli da quella loro dimora troppo a lungo sicura.” Dopo una pausa aggiunse: “La fiamma che brilla oltre la mente rivela la giusta direzione. Questo è il compito che ti aspetta. Ora devi passare per la nona porta”. Allora Ercole, figlio dell’uomo, ma anche figlio di Dio, si mise in cammino. Per lungo tempo egli cercò il luogo ma finalmente giunse a Stinfalo. Innanzi a lui si stendeva un fetido pantano e man mano che avanzava, una moltitudine d’uccelli gracchiava orribilmente in un coro dissonante e minaccioso. Avvicinandosi ancora vide i grossi uccelli dall’aspetto orripilante e feroce. Ognuno di loro aveva un becco di ferro, affilato come una spada. Anche le penne sembravano delle aste d’acciaio che, cadendo, potevano spaccare in due la testa dello stanco viandante. I loro artigli, come il becco, erano affilati e forti.

Tre uccelli, scorgendo Ercole, si precipitarono su di lui. Egli rimase fermo e respinse l’attacco con la sua pesante clava. Un uccello, colpito cadde sulla schiena con suono metallico, lasciando cadere due piume che tremolando si conficcarono perpendicolarmente nel terreno cedevole. Infine gli uccelli si allontanarono. Ercole rimase a guardare il pantano, riflettendo su come avrebbe potuto espletare il compito assegnatogli, sul modo di liberare quel posto da quegli uccelli predatori. Cercò di riuscirvi escogitando vari sistemi. Inizialmente tentò di colpirli con una pioggia di frecce, ma i pochi che rimasero uccisi erano soltanto una frazione di quell’enorme massa, che si sollevò in nuvole così fitte da oscurare il sole. Pensò di sistemare delle trappole nel pantano. Fatto ciò, nessuna barca e nessun piede umano avrebbero potuto attraversare lo stagno. Ercole fece una pausa. Gli vennero allora in mente le parole udite nel consiglio che gli era stato dato. “La fiamma che brilla al di là della mente, rivela la sicura direzione.” Riflettendo a lungo, ebbe una geniale intuizione. Aveva due grossi piatti d’ottone che, battendoli assieme, davano un suono stridente e intollerabile, un suono così aspro e penetrante che avrebbe spaventato anche i morti. Ercole stesso, non potendovi resistere, si tamponò le orecchie.
Al crepuscolo, quando la palude si riempì di un’enorme quantità di uccelli, Ercole ritornò e batté fortemente i piatti tra loro più e più volte. Il fracasso così prodotto fu tale che egli stesso vi resistette a stento. Mai prima di allora si era sentita a Stinfalo una simile lacerante dissonanza. Disorientati e disturbati da un rumore così mostruoso gli uccelli predatori si sollevarono in aria sbattendo selvaggiamente le loro ali metalliche e lanciando rauche strida di spavento. La vasta nube d’uccelli se ne fuggì in frenetica fretta, in una condizione d’estrema confusione, per non fare mai più ritorno. Il silenzio cadde allora su tutta la palude. Gli orridi uccelli erano scomparsi. La tenue luce del sole vespertino pareva tremolasse sul paesaggio che s’andava oscurando. Quando Ercole fu di ritorno, l’Istruttore lo salutò dicendo: “Gli uccelli assassini sono stati cacciati via. La fatica è compiuta.”
tratto da Le Fatiche di Ercole di Alice Bailey
Analisi del mito e comprensione dei simboli
La concentrazione focalizzata è un’abilità essenziale da imparare come parte del viaggio spirituale. Gli uccelli Stinfali rappresentano la mente caotica, disorganizzata e non addestrata e i pensieri distruttivi che genera. Affinché l’anima sia in grado di generare con successo il pensiero ispirato dall’intuizione attraverso la mente, dobbiamo essere in grado di stabilire uno stato mentale tranquillo per l’ascolto intuitivo.
I becchi aguzzi e le piume degli uccelli simboleggiano il danno e la distruzione della parola che deriva dal pensiero disorganizzato. I rifiuti degli uccelli erano tossici e sporcavano l’ambiente. Quando rilasciamo pensieri tossici e corrotti nel mondo che ci circonda, ha un effetto distruttivo e tossico sull’ambiente. Il loro spreco rappresenta l’effetto che pettegolezzi, pensieri negativi e chiacchiere hanno sulla comunità nel suo insieme.
I piatti sono simili al sonaglio usato nella cultura dei nativi americani, campane tibetane, campane, tamburi cerimoniali o al suono dell’OM. Questi elementi rompono la stagnazione all’interno del nostro sistema energetico e dell’ambiente influenzato dai nostri pensieri e parole. Quando questi blocchi energetici vengono eliminati, viene stabilito un chiaro percorso di comunicazione con l’anima e la sua comunicazione. In questo modo, la vibrazione o musica del krotala induce uno stato meditativo per Ercole.
Gli uccelli dei pensieri sfocati e caotici se ne vanno e un’immobilità si deposita nella mente.
Il compito spirituale
Il Sagittario è un segno di fuoco mutevole ed è governato tradizionalmente da Giove e spiritualmente dalla Terra. Il compito dell’Anima in Sagittario è conoscere il mondo. Il Sagittario è il segno del filosofo, della libertà e della visione. Ottiene il quadro generale. Ma la personalità in Sagittario può manifestare irrequietezza e mancanza di controllo mentale sul pensiero. Può esserci una tendenza ad essere dogmatici o irrequieti. Ma, attraverso la disciplina mentale, le distrazioni della vita non devieranno la mente disciplinata del Sagittario. La ricerca della libertà si sposta dalla libertà fisica alla libertà di trovare il proprio sé più autentico e vivere liberi dal caos e dalla distruzione di una mente indisciplinata.
Conoscere e integrare l’energia del Sagittario
La Voce della Personalità in Sagittario dice: Si cerchi il cibo
La personalità del Sagittario cerca la sfida e ha una naturale affinità per l’informazione e l’apprendimento. La curiosità naturale può tradursi in una dispersione di energia non produttiva. Possono attaccarsi rigidamente ai fatti in un modo che si traduce in un attaccamento dogmatico e nell’essere mentalmente chiusi ad altre considerazioni. Una volta che hanno appreso una “verità” possono aderire a quella “verità” rigidamente e senza ragione.
La Voce dell’Anima in Sagittario dice: Vedo la meta. La raggiungo e ne scorgo un’altra
Sagittario
Elemento: segno di fuoco (come Ariete e Leone).
Qualità: direzione focalizzata. Attività unidirezionale. Nei primi stadi, soddisfazione del desiderio; negli ultimi, aspirazione all’iniziazione.
Opposto polare: Gemelli. Segno d’aria (controllo finale della fluidità e delle paia degli opposti. Fusione. Sintesi. Allineamento).
Reggitori: Exoterico, Giove; Esoterico, la Terra.
Il Mito, la nona fatica: L’uccisione degli Uccelli di Stinfalo
Note Fondamentali:
Dal punto di vista della forma, “Si cerchi il cibo”.
Dal punto di vista dell’anima: “Vedo la meta. La raggiungo e ne scorgo un’altra”.
Estratto da “Le Fatiche di Ercole” di Alice A. Bailey.
Titolo originale: THE LABOURS OF HERCULES (Prima edizione inglese 1957)
- SCHEDE DI SINTESI
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Sagittario
Elemento: segno di fuoco (come Ariete e Leone).
Qualità: direzione focalizzata. Attività unidirezionale. Nei primi stadi, soddisfazione del desiderio; negli ultimi, aspirazione all’iniziazione.
Opposto polare: Gemelli. Segno d’aria (controllo finale della fluidità e delle paia degli opposti. Fusione. Sintesi. Allineamento).
Reggitori: Exoterico, Giove; Esoterico, la Terra.
Il Mito, la nona fatica: L’uccisione degli Uccelli di Stinfalo
Note Fondamentali:
Dal punto di vista della forma, “Si cerchi il cibo”.
Dal punto di vista dell’anima: “Vedo la meta. La raggiungo e ne scorgo un’altra”.Estratto da “Le Fatiche di Ercole” di Alice A. Bailey.
Titolo originale: THE LABOURS OF HERCULES (Prima edizione inglese 1957)